martedì 18 settembre 2007

Celina Pereira pubblicherà un audiolibro su Boavista

Nel 1986 Celina Pereira ha lanciato il suo primo LP “Força di Cretcheu”: il primo di una serie di dischi di musica tradizionale capoverdiana della cantante.

In un'intervista a asemana.cv, l'artista racconta gli episodi più importanti del suo percorso e i suoi progetti per il futuro.
Ecco un estratto dell'intervista di Teresa Sofia Fortes.

Sono passati 20 anni da quando è uscito il primo LP “Força di Cretcheu”. Avrebbe immaginato a distanza di tanto tempo di essere ancora legata alla musica e in particolare alla raccolta della tradizione orale capoverdiana?
Non posso dire di non averlo pensato, ma perchè la musica è entrata nella mia vita come una cosa naturale, come respirare e penso che la musica sarà sempre parte della mia vita. La musica è nei miei geni. Da entrabe i lati, padre e madre, ho famigliari musicisti e compositori. ...Ad esempio mio zio paterno ha composto una morna molto conosciuta, cantata da Kiki Lima e dedicata all'infermiere Manuel Olímpio, che fece molte cose a Boavista. Mio nonno Porfírio ha scritto anche un inno a Boa Vista, di cui ho il testo, ma non la musica che compose. Ha composto anche messe a tre voci cantate dai miei zii. Anche mio zio Ramzim ha composto la morna “Boa Vista Nha Terra”. Non sono stata io a scegliere la musica, è la musica ad aver scelto me.

Recentemente, ho intervistato João Lopes Filho, a proposito del suo ultimo libro, "Imigrantes em terra de Emigrantes" e ci siamo soffermati su questo aspetto: la seconda generazione di capoverdiani che vive in Portogallo non si sente nè capoverdiana, nè portoghese, ma si rifugia nella cultura dei neri degli stati Uniti. Qual'è la sua visione su questo argomento?
Vedo questo argomento con molta preoccupazione, perchè sono realista e sento che quello che faccio io e qualche altra associazione sono una goccia d'acqua nell'oceano. Faccio parte di un programma di educazione europea che in Portogallo è poco conosciuto e seguito. Inoltre so di vivere in un paese, che è il Portogallo, che non ha ancora previsto un programma educativo specifico per le scuole con aluni di culture diverse.
Non ci sono politiche di educazione che riguardano i discendenti dei capoverdiani o africani. Pensano sia meglio mettere la testa sotto la sabbia e pensare che il problema non esista. Bisognerebbe avere dei programmi specifici per formare i professori che gestiscono classi multi-culturali. La Convenzione Internazionale dei Diritti dei Bambini afferma che i bambini hanno il diritto di ricevere a scuola l'istruzione sulla prpria cultura di origine. Gli insegnanti dovrebbero dargli gli strumenti per approfondire le proprie radici culturali, per farli crescere come persone, come cittadini e prendere atto delle proprie origini.

Ma anche a Capo Verde sembra che la scuola sia carente e non ci siano programmi specifici di formazione.
So che i capoverdiani non si conoscono, purtroppo. Siamo un paese dominato da un sistema coloniale e niente negli attuali programmi scolastici porta i bambini a conoscere le proprie radici storiche, culturali, musicali. Io sono stata parte del sistema, ma poi ho perseguito con forza quello che volevo conoscere e approfondire. I nostri giovani devono sapere da dove veniamo per poter sapere dove andare in futuro. Due anni fa sono stata coinvolta dalla Camera Municipale di Sao vicente in un progetto su invito di Isaura Gomes, per raccontare ai ragazzi le storie e insegnargli la musica. Mi piacerebbe che altre isole e città promuovessero queste iniziative. Questo è il mio ruolo di educatrice e mi piace farlo per la mia gente, la mia cultura, la mia memoria, ma non posso impormi senza invito.

Pensa che realizzerà altri dischi prossimamente?
In questo momento sto preparando una nuova edizione di “Estória, Estória ... Do Tambor a Blimundo”. É una edizione più universale e multilingue. C'è anche una novità: un'illustrazione di un grande pittore mozambiano, mio amico personale, Roberto Chichorro.
Sto preparando inoltre l'edizione di una storia che ho scritto sull'Isola di Boavista, che riguarda il mare e la pesca e vorrei presentarla come audio-libro.

Fonte: asemana.cv

Nessun commento: