lunedì 28 aprile 2014

Vannoni: naufragato il tentativo del guru di Stamina di aprire una clinica a Capo Verde




In un'intervista del 27/12/2013 Davide Vannoni, il guru di Stamina, raccontava di voler portare i suoi malati a Capo Verde, in una clinica allora inutilizzata e "che era già stata già costituita una cooperativa di pazienti, senza fini di lucro, che prevedeva al massimo una quota a testa. Queste persone apriranno un laboratorio con i loro soldi, pagheranno gli stipendi ai nostri biologi e noi le cureremo. Per la sanità sarà una vera rivoluzione, un'innovazione mondiale".

Progetto naufragato, come si può leggere nell'articolo su La Stampa:

Un business plan da almeno 80 milioni di euro l’anno alimentato da migliaia di pazienti disperati, disposti a volare fino in Africa per una cura che non c’è. E poi hostess senza veli spacciate per infermiere, falsi medici «con le entrature giuste», che somministrano a ignari africani la «cura Di Bella», bocciata senza appello da anni in Italia. C’è l’odore dei soldi e un sottobosco umano tragicomico nel tentativo di sbarco a Capoverde di Stamina.
Una storia che merita di essere raccontata partendo dagli antefatti per capire chi è e gli interessi che da sempre muovono il guru Davide Vannoni.
E allora iniziamo da Domenico Biscardi, 46 anni, di Caserta. Si laurea a stento in farmacia a quasi quarant’anni ma nel suo curriculum si spaccia per medico anatomo patologo, nonché internista, con studi condotti alla seconda Università di Bologna e a New York. Titoli che affianca a quelli di ispettore di Polizia e istruttore di arti marziali. Nel 2005 viene arrestato per associazione a delinquere e riciclaggio e sempre in quegli anni sbarca a Capoverde, dove sposa l’avvenente Dilma Dos Santos. Parte vendendo acque minerali, poi mette piede nella clinica di Murdeira dell’isola di Sal, dove inizia a dispensare a piene mani la «cura Di Bella». Biscardi esercita abusivamente la professione anche in Italia, prima che i Carabinieri facciano irruzione nel suo studio di patologia anatomica a Caserta, sequestrando pacchi di ricette fotocopia della fantomatica cura anticancro.
Vannoni sa dei sui agganci africani. Lo contatta, i due si annusano, si specchiano l’uno nell’altro. Entrambi millantano di curare una miriade di malattie e giocano a fare il dottore. In Italia le cose per Stamina si stanno mettendo male e i due a inizio anno tentano lo sbarco a Capoverde, incontrando a Roma console e ambasciatore in Italia. Ad accompagnarli nelle false vesti di infermiera c’è Dilma, che di mestiere in realtà fa la hostess. Ma non propriamente quelle che ti accolgono ai convegni o ti servono la colazione in aereo. Le sue foto senza veli su internet dicono più delle parole.
Nelle stanze ovattate dell’ambasciata, Vannoni inizia a illustrare le proprietà miracolose del suo metodo. Dice di poter curare 45 malattie e si vanta di lavorare presso un grande ospedale pubblico italiano, i «Civili» di Brescia. Poi estrae da una cartellina il «Business plan del Murdeira clinical center», la struttura chiusa oramai da tre anni, che Vannoni dice di voler rilevare. Promettendo tante assunzioni di biologi capoverdiani, che forse nemmeno esistono e, soprattutto, soldi. Tanti soldi. L’obiettivo indicato nel Piano è di almeno tremila pazienti l’anno, che frutterebbero minimo 80 milioni di euro. A carico di pazienti e loro accompagnatori, specifica il Piano.
Che il duo Vannoni-Biscardi faccia sul serio lo dimostrerebbero l’ottantina di visti di ingresso già richiesti da malati disperati. Usati ancora una volta per esercitare pressione. Certo, per cominciare servono degli investimenti. Ma a questo il guru di Stamina ha già pensato, creando a dicembre una cooperativa di soli pazienti alla quale hanno subito aderito 200 famiglie di malati. I soldi li metteranno loro e ai conti ha pensato sempre lui, Davide Vannoni. Che a gennaio spiegava: «Preso uno standard di 500 pazienti, per attrezzare i laboratori il costo stimato complessivo è di quattro milioni, che sarebbero ripartiti in ottomila euro per ciascun paziente». Questo per i soci della cooperativa. I futuri pazienti in trasferta a Capoverde avrebbero invece dovuto sborsare 25mila euro a persona, rivela la Procura di Torino nell’avviso di conclusione indagini, nella parte dove si parla del «tentativo di eludere i divieti imposti dalle normative italiane ed europee, instaurando rapporti a livello internazionale». Tentativo però fallito. Il grande dissuasore questa volta non convince. E poi Biscardi e la bella Dilma sono troppo poco credibili nei rispettivi ruoli. I diplomatici capoverdiani raccolgono a stretto giro le informazioni che li porteranno a bloccare lo sbarco in Africa.
Mentre a Brescia, Nord Italia, il 5 maggio Stamina potrebbe riprendere a iniettare a malati disperati qualcosa che, scienziati prima e una Procura ora, hanno definito pericolosa oltre che inutile.

Fonte: La Stampa 26/04/0214 (articolo originale)

A Maggio esce il nuovo album "Capo Verde Terra d'amore - vol.5 in Jazz"



Uscirà a Maggio 2014 in allegato alla rivista "Musica Jazz" il volume speciale "Capo Verde Terra d'amore - vol.5 in Jazz", il quinto disco della collana con la splendida musica capoverdiana rivisitata da artisti di fama mondiale ed internazionale.

Il disco è prodotto dall'etichetta udinese "Numar Un" del friulano Alberto Zeppieri ed ha coinvolto venti cantanti, diciannove autori, quattordici arrangiatori, cento tra musicisti e coristi, diciassette studi di registrazione, venti ingegneri del suono, ventisei fotografi.

Fra i tanti nomi troviamo Paolo Fresu, Ornella Vanoni, Stefano Bollani, Simone Serafini, Dorota Miskiewicz, Fabrizio Bosso, Gino Paoli, Remo Anzovino, Carmen Souza, Enrico Pieranunzi, Mariana Ramos, Nancy Vieria, Paolo Birro.

La rivista Musica Jazz ne ha ottenuto l'esclusiva per un mese, poi l’album uscirà in Italia, in Europa, in parte dell’Africa (distribuito da Egea Music) e su tutte le piattaforme digitali.

Il ricavato netto della produzione verrà devoluto al World Food Programme, l'organizzazione umanitaria delle Nazioni Unite che si occupa prevalentemente di infanzia disagiata in Africa.

Fonte: MessaggeroVeneto 23/04/0214 (articolo originale)

domenica 27 aprile 2014

Proteggiamo le balene di Sal Rei (Isola di Boa Vista)


È stata pubblicata oggi su Asemana una lettera aperta firmata da numerose personalità del mondo scientifico internazionale ed indirizzata al governo di Capo Verde per chiedere la tutela delle balene di Sal Rei.

Egregi Signori
Jose Maria Pereira Neves, Primo Ministro
Sara Maria Duarte Lopes, Ministro delle Infrastrutture e dell'Economia Marittima
Humberto Santos de Brito, Ministro del Turismo dell'Industria e dell'Energia
Antero Veiga, Ministro dell'Ambiente e del Territorio

Ogni anno tra Febbraio e Giugno un piccolo gruppo di balene di bossa ad alto rischio di estinzione vengono a Capo Verde per partorire.
Le femmine cercano sicurezza e rifugio nella baia di Sal Rei sull'isola di Boa Vista dove si fermano ad allattare i loro piccoli fino a quando non sono abbastanza forti per affrontare le fredde acque del Nord Atlantico.
L'area circostante il porto di Sal Rei è a livello mondiale il più importante luogo di riproduzione di questa popolazione unica. Dopo secoli di caccia intensa il numero degli individui è ancora basso - circa 200/300 - e quindi ogni decesso e alterazione dell'ambiente potrebbe significare l'abbandono della popolazione dell'isola di Boa Vista e Capo Verde, ponendolo più vicino all'estinzione.
Sappiamo che il porto di Sal Rei dovrebbe essere esteso a seguito dell'aumento del turismo e dell'economia. I lavori di ampliamento richiedono necessariamente esplosioni sul fondale marino che, a causa di un accumulo di ritardi, sono in programma tra aprile e agosto 2014.
A nostro parere professionale queste esplosioni durante questo periodo possono causare gravi lesioni e la morte di balene. Dal momento che, come abbiamo detto, questo è una delle più piccole popolazioni di balene di bossa nel mondo le responsabilità internazionali di Capo Verde per la sua salvaguardia sono enormi.
Le balene sono 'cittadini di Capo Verde' protette da molteplici convenzioni e trattati internazionali che Capo Verde ha firmato: la Convenzione sulla Diversità Biologica (ratificato il 29.03.1995) e la Convenzione sulla Conservazione delle Specie Migratrici della Fauna Selvatica nota anche come Convenzione di Bonn (ratificata il 01.05.2006) .
Capo Verde ha un mare e una natura straordinaria con un enorme potenziale turistico. Oggi le balene sono ormai protagoniste di questa dinamica e generano occupazione e sviluppo. L'osservazione delle balene è oggi un importante settore economico di Boavista dove circa 5.000 turisti all'anno pagano per vedere le balene nel loro habitat naturale dalle barche locali.
Tuttavia è necessario che Capo Verde sappia tutelare questa risorsa unica proteggendo la sicurezza e l'integrità del loro habitat naturale, pena la perdita irrimediabile di questa specie eccezionali del proprio territorio, con notevole danno per l'economia locale ed il turismo, oltre al deterioramento d'immagine del Paese nella comunità internazionale.
Chiediamo quindi di adottare tutte le misure necessarie in modo tale che i lavori con gli esplosivi non vengano fatti durante la fase critica della riproduzione e durante l'allattamento (febbraio-giugno). La nostra richiesta è molto semplice: che tutte le attività con gli esplosivi vengano rinviate fino a quando le balene lasceranno l'area, e cioè che vengono effettuate dopo il mese di giugno.

Beatrice Jann (Swiss Whale Society,, Svizzera)
Dr. Simon Berrow (Irish Whale and Dolphin Group / Galway-Mayo Institute of Technology, Irlanda)
Dr. Cornelis Hazevoet (Instituto de Investigação Científica Tropical, Portugal)
Dr. Conor Ryan (Marine Conservation Research, Reino Unido)
Pedro López Suárez (BIOS.CV, Boa Vista, Cabo Verde)
Frederick Wenzel (National Oceanographic and Atmospheric Administration, USA)

Fonte: Asemana 27/04/0214 (vai a articolo originale)

domenica 20 aprile 2014

Coppia inglese abbagliata dalle spiagge e dall'architettura di Capo Verde


Le bellissime spiagge dell'isola di Boa Vista e l'architettura della città di Mindelo a Sao Vicente, sono il punto di partenza per un articolo d'opinione del giornalista e produttore britannico Sarfraz Manzoor, pubblicato questa settimana dal Dailymail uno dei quotidiani più popolari in Inghilterra.

Sarfraz Manzoor racconta che lui e sua moglie Bridget cercavano una destinazione da sogno dove trascorrere le vacanze ma avevano idee ed esigenze diverse. Bridget desiderava solo prendere il sole e fare il bagno mentre lui, che si annoia facilmente, aveva bisogno anche di qualcosa di culturale e storico. E poi c'era la figlia di due anni, a cui non piace stare a lungo chiusa in un aereo.

E così Manzoor ha scelto Capo Verde. "Un viaggio breve, una differenza di un'ora di fuso orario e il sole d'inverno mi hanno convinto a prendere la mia famiglia e portarla a Capo Verde" inizia il giornalista inglese che ha fatto la sua prima tappa sull'isola di Boa Vista.
Sull'isola delle dune la coppia ha soggiornato al Spinguera, un boutique hotel in un vecchio villaggio di pescatori e hanno iniziato la vacanza con una romantica passeggiata su una spiaggia deserta sotto un cielo stellato. 
 
"Siamo andati alla spiaggia di Santa Monica, sei chilometri di spiaggia e mare blu tutta per noi" ricorda entusiasta.

Dopo l'isola di Boa Vista lo scrittore si è spostato con la famiglia a Mindelo, sull'isola di Sao Vicente, dove è stato deliziato dal vecchio paesaggio urbano e dove ha ricordato e ripercorso le orme Cesaria Evora, la diva a piedi nudi, nella sua città natale, la città che amava e cantava.
Manzoor racconta che mentre gustavano il cibo capoverdiano in un semplice ristorantino sono passati un gruppo di Mandingo che provavano per la sfilata di Carnevale. 
E con l'appetito culturale soddisfatto la famiglia è ritornata sull'isola di Boa Vista dove hanno dormito all'Iberostar, un grande albergo con 200 camere, due piscine, tre ristoranti e molti altri servizi.

Fonte Asemana 20/04/2014

venerdì 18 aprile 2014

Viaggio organizzato alla scoperta degli investimenti immobiliari


Boavista Real Estate vi invita a partecipare ai prossimi viaggi organizzati per la visita dell'Isola di Boa Vista.
Saremmo felici di accompagnarvi a conoscere la realtà dell'isola e le migliori opportunità di investimento.
Sono previste visite agli immobili, escursioni in quad ed in jeep, cene in ristoranti tipici, tour delle spiagge attrezzate e dei villaggi turistici.

VOLA GRATIS CON NOI*
*A tutti coloro che decideranno di acquistare una delle nostre case rimborsiamo il costo del volo per il sopralluogo.

Le prossime date di partenza sono:
DATA PARTENZA: 21 maggio 2014
DATA RITORNO: 28 maggio 2014
Con partenza da Malpensa, Verona, Bologna, Roma

Quota individuale di partecipazione su base camera doppia: 
Euro 890.00

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lunedì 14 aprile 2014

Per l'estate il Governo garantisce il collegamento tra le isole via mare


Il Governo di Capo Verde vuole collegare entro l'estate tutte le isole dell'arcipelago via mare.

Da giugno o luglio la nave Praia d’Aguada dovrebbe essere adibita al servizio di collegamento delle isole partendo da Porto Grande, São Vicente.

La promessa viene da Sara Lopes, Ministro delle infrastrutture e dell'economia marittima, che ha parlato ieri alla cerimonia del varo del traghetto 'Liberdadi'.

Fonte: expressodasilhas.sapo.cv 14/04/2014

lunedì 7 aprile 2014

Papa Francesco incontra il premier Pereira Neves. Accordo Santa Sede-Capo Verde.

Giovedì 3 aprile, nel Palazzo apostolico vaticano, Papa Francesco ha ricevuto il primo ministro della Repubblica di Capo Verde, José Maria Pereira Neves, che poi si è poi incontrato con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Successivamente, nella Sala dei Trattati del Palazzo Apostolico, il card. Parolin e il premier hanno proceduto allo scambio degli Strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Capo Verde sullo Statuto Giuridico della Chiesa Cattolica in Capo Verde, firmato a Praia il 10 giugno 2013.
L’Accordo, che consolida ulteriormente i vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due Parti, si compone di trenta articoli e stabilisce il Quadro giuridico e normativo di riferimento; riconosce le domeniche come giorni festivi e regola vari ambiti di comune interesse, quali: la tutela dei luoghi di culto e delle celebrazioni; gli effetti civili del matrimonio canonico e delle sentenze ecclesiastiche in materia; garantisce le istituzioni cattoliche di istruzione e di educazione; l’insegnamento della religione nelle scuole; l’attività assistenziale e caritativa della Chiesa; la cura pastorale nelle forze armate, nelle strutture penitenziarie e negli ospedali, nonché il regime patrimoniale e fiscale.
L’Accordo entra in vigore nel trentesimo giorno dallo scambio degli Strumenti di ratifica.
“L’Accordo tra la Santa Sede e Capo Verde – ha detto nell’occasione il cardinale Parolin - è segno tangibile di quella ‘cultura dell’incontro’ di cui il Santo Padre Francesco non si stanca di richiamare l’importanza, anzi, l’urgenza nell’attuale contesto internazionale.
E’ dunque quello di oggi anche un momento di gratitudine e di speranza. Di gratitudine, per il buon lavoro compiuto, con piena soddisfazione sia da parte civile sia da parte ecclesiastica. Di speranza, perché il presente Accordo ci incoraggia a guardare al futuro con un buon quadro normativo di riferimento, ma anche aperto ad ogni possibile miglioramento futuro per il bene di tutta la Società”.

Fonte: radiovaticana.va 04/04/2014

martedì 1 aprile 2014

Progetto Sorriso: il nuovo asilo ospita già 70 bambini delle baraccopoli



UN CLICK PER UN SORRISO” è un'Associazione Socio Culturale non governativa senza fini di lucro nata nel 2005 nella città di Santa Maria sull'Isola di Sal che attualmente opera in diverse zone del Paese.

Il progetto è nato dalla dott.ssa psicologa Danila Muzzi nel 2005 affiancata dal 2007 da Sonia Stacchezzini, Manuel Fonseca ed Enrico Scocuzzi che lavorano e vivono nell'arcipelago di Capo Verde.

Il Progetto Sorriso si occupa dell'istruzione infantile dei bambini delle baraccopoli di Santa Cruz, sull'isola di Sal e sull'isola di BoaVista.

Grazie all'aiuto ed alla collaborazione di molti dal primo di giugno il progetto ha potuto realizzare il sogno di aprire un proprio asilo che ad oggi conta 70 bambini iscritti.

Il Progetto Sorriso si affianca alle famiglie disagiate che non hanno la possibilità economica di iscrivere i propri figli all'asilo ma che desiderano dare loro un'adeguata istruzione. La famiglia, in accordo con l'Associazione UN CLICK PER UN SORRISO, paga quello che può ed il restante viene aggiunto dal Progetto Sorriso.

Il progetto, di base, si autofinanzia vendendo articoli di artigianato locale, collane di conchiglie, marmellate di frutta e materiale riciclato trasformato in splendidi contenitori multiuso, ma per crescere e poter tutelare il maggior numero di bambini l'Associazione ha bisogno del Vostro aiuto!

É possibile collaborare come volontario, fare delle donazioni oppure donare del materiale utile per i bambini.

PER CHI VIAGGIA
Per chi fosse in partenza per le isole di Capo Verde e volesse contribuire al progetto, ecco come fare: riservate un piccolo posto nei vostri bagagli per materiale scolastico, materiale per l'igiene personale, abbigliamento per bambini e giocattoli, potrete consegnarli in loco ai collaboratori dell'Associazione oppure distribuirli insieme a loro direttamente ai bambini.

Per tutte le informazioni ed i contatti visitate le pagine Facebook ed il sito dell'Associazione: