sabato 1 marzo 2014

Isola di Sal - Santa Maria avrà un lungomare attrezzato lungo la spiaggia



Percorso pedonale, pista ciclabile, palme da dattero, chioschi, parchi fitness e illuminazione con lampade artistiche. Questa è l'immagine che la squadra dell'Ufficio Tecnico del Comune di Sal sta progettando per il lungomare di Santa Maria (Isola di Sal).

Ci si aspetta che nei prossimi anni la città turistica possa ambire ad imitare il mitico "Lungomare di Copacabana" di Rio de Janeir, in Brasile.

Sembra che in questo periodo Santa Maria sarà abbellita con opere che renderanno giustizia al suo status di spiaggia più famosa di Capo Verde. Il progetto fa parte del Piano Urbano di Santa Maria , che è stato sviluppato a partire dal 2012 e comprende la riabilitazione delle principali strade della città, compresa la zona di balneazione.

Al momento gli architetti del CMS hanno lavorato per sviluppare un modello degno della spiaggia più visitata del Paese da parte di stranieri. I lavori saranno eseguiti in due fasi, dice il direttore dell'Ufficio Tecnico (GT), José da Silva. Il primo passo, che deve essere attuato entro la fine di quest'anno, prevede una zona pedonale con palme e illuminazione stradale dal molo (pontão) all'Hotel Odjo d'Água.
"Vogliamo creare un passaggio pedonale con spazi verdi per il tempo libero, concentrandosi sulla circolazione pedonale e promuovendo il contatto con il mare", spiega Silva.

Nella seconda fase dei lavori l'Ufficio Tecnico pensa di creare una pista ciclabile dalla spiaggia "António Sousa" al Faro di Santa Maria. L'area pedonale già esistente sarà modernizzata con nuovi marciapiedi, illuminazione, spazi verdi, chioschi e spazi per attività sportive. "Avremo uno spazio dove le persone possono passeggiare a piedi o andare in bicicletta, divertirsi, fare sport", dice il direttore del GT.

Le palme da dattero sono già state piantate.

Qualche anno fa António "Patone" Lobo ha presentato all'Istituto Marittimo e Portuale (IMP) e al Comune di Sal un progetto che comprendeva la gestione di una parte della spiaggia di Santa Maria. Anche senza il parere del Consiglio Comunale, l'uomo d'affari ha inviato un segnale prendendosi cura e mantenendo sempre pulita la  spiaggia vicina al suo albergo, il Odjo d' Água. "Pago 30 mila scudi al mese per fare le pulizie. La spiaggia non ha alcun contenitore per i rifiuti e quindi ci occupiamo noi della raccolta dei rifiuti", ha detto Patone.

Anche l'illuminazione della spiaggia è fornita dall'hotel in collaborazione con i ristoranti della zona, che pagano una bolletta mensile di circa 50 mila scudi. "Paghiamo l'illuminazione pubblica e stiamo ancora pagando l'imposta sulle fatture. Chiediamo al Ministero del Turismo e dell'Energia una soluzione e ci ha risposto che stanno installando una rete di energia solare in loco. Solo che da questa conversazione è passato lungo tempo", critica Patone.

L'uomo d'affari, che ha già installato reti da beach-volley sulla sabbia e porte per il calcio, alla fine dell'anno scorso ha anche deciso di abbellire con palme il tratto compreso tra il Odjo d' agua e il molo (Pontão). E se ne ha piantate solo 40 è perchè il Comune non gli lasciò fare di più. "Avevamo molte palme da dattero da piantare ma ne abbiamo piantate solo 40 perchè il Comune ci ha ordinato di fermarci ricorrendo alla Polizia Nazionale. Nonostante il sostegno della Marina e del Porto abbiamo deciso di fermarci.", dice.

Le 40 palme da dattero non sono stati sradicate e stanno crescendo, salde e forti, abbellendo la spiaggia di Santa Maria. "Abbiamo installato un moderno impianto di irrigazione goccia a goccia. L'Odjo d'Água fornisce acqua riciclata per l'irrigazione e un giardiniere. Abbiamo avuto alcuni problemi con questo maltempo che sta colpendo l'isola, così abbiamo messo delle reti di sicurezza", riferisce Patone.

L'unico pericolo per le palme da dattero sono le persone, dice l' imprenditore. "Speriamo che la gente non le disseppellisca. Vorremmo avere una guardia, ma le nostre condizioni finanziarie non ci permettiamo questo lusso. Contiamo sull'aiuto delle guardie notturne di alcuni bar e ristoranti che si trovano sul luogo. Se palme da dattero non saranno tolte dalla terra, entro quattro-sei anni avremo una spiaggia così come previsto nel progetto".

Tuttavia, l'idea resta ancora da fare, dice Patone Lobo: "Manca mantenimento fisico del nostro parco, che il Comune ha ordinato lo stop delle opere per tre volte, ma noi continueremo a lottare per questa perla dell'Atlantico".

Fonte: ASEMANA 27/01/2014

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