giovedì 22 novembre 2007

Si cercano le cause...

La presenza di un Sottomarino nordamericano può essere la causa del disorientamento dei delfini.

Le autorità marittime dell 'isola di Boavista, ieri hanno cercato di salvare due delfini che erano in prossimità della costa. Facevano parte di un gruppo di 65 delfini, che sono stati salvati sull'isola e di cui sei sono tornati indietro e in ultima analisi sono morti lunedì scorso.

Secondo il direttore generale del Ministero per l'Ambiente e Agricoltura, Ivone Delgado, non è stata ancora scoperta la causa della morte di 265 delfini sull'isola di Boavista, avvenuta la scorsa domenica.
Nel frattempo, il biologo Vanda Évora, ha ammesso che il disastro potrebbe essere collegato alla presenza, nelle acque di Capoverde, di un sommergibile nordamericano, che si trovava presso il porto di Mindelo e si è allontanato il giorno prima dell'incidente.

Capo Verde è stato il primo paese in Africa occidentale e centrale ad essere visitato da un sottomarino degli Stati Uniti, in missione di pattugliamento e raccolta informazioni sul traffico di droga e sull'immigrazione illegale. Ma il biologo non esclude altre possibilità, ricordando che, nel 2003, 165 delfini della stessa specie sono morti sull'isola di Santa Lucia e un mese dopo altri 150 delfini sono morti nell'isola di Majo.

Già nel 2003 la rivista Nature ha rivelato che il sonar multibeam delle navi militari potrebbe portare a una malattia per i cetacei. Secondo Nature, i sintomi della malattia sono simili a quelli che presentano i subacquei quando sono sottoposti a cambiamenti repentini di pressione. Al momento, gli autori dello studio, un team di biologi anglosassoni e spagnoli, guidati da un capo della Società di Zoologia di Londra, ha ammesso che i segnali acustici emessi dal sonar multibeam desorientano i mammiferi, costringendoli a raggiungere la superficie troppo rapidamente.

Fonte: Expressodasilhas.cv

1 commento:

Unknown ha detto...

mi auguro vivamente che non si tratti di questo.
E... mi piacerebbe tanto sapere che non ci sono sottomarini, di qualsiasi provenienza, in giro per le acque di Capoverde.
Mega alberghi, mega condomini, mega aeroporti...
Povera Boavista
un saluto da Daniele