giovedì 24 marzo 2011

Acqua: Capo Verde raggiunge l'obiettivo del Millennio

Capo Verde ha già raggiunto l'obiettivo del settimo millennio, riuscendo a dimezzare la popolazione senza accesso all'acqua potabile in modo sostenibile, ma ci sono diversi vincoli che hanno a che fare con la qualità, quantità e prezzo.

Questa considerazione è stata fatta all'agenzia Infopress dal Presidente dell' Istituto Nazionale di Gestione delle Risorse Idirche (INGRH), Lourdes Lima, ammettendo che, a livello nazionale, sono stati raggiunti questi obiettivi, ma il livello delle contee e località decentrate si sta cercando di raggiungere con l'approvvigionamento idrico regionale e comunale.


"E' stato completato in termini di accesso alle infrastrutture per l'approvvigionamento idrico, ma ci sono ancora diversi vincoli che hanno a che fare con la questione di quantità e qualità, il prezzo dell'acqua", ha dichiarato il responsabile in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, che si celebra oggi.


In realtà, l'obiettivo per Capo Verde nell'ambito del raggiungimento degli obiettivi del Millennio, era quello di portare acqua potabile a 407.000 persone, ma i dati dalla Nazionale di Statistica (INE) indicano che nel 2007, 440.000 capoverdiani avuto accesso all'acqua potabile.


La perdita della rete idrica è l'altro ostacolo più grave che il Governo intende affrontare quest'anno, attraverso misure volte a ridurre le perdite di acqua nelle reti, in particolare nelle città di Praia (25 per cento), Mindelo e l'isola di Sal.


Il problema che si aggiunge è la nascita spontanea di nuovi quartieri nei centri urbani, che possono essere risolti attraverso l'ampliamento della distribuzione a nuovi settori e all'aumento dell'allacciamento domestico, in particolare a Praia, Sal e Boa Vista.


Per quanto riguarda il Piano d'azione nazionale per la gestione delle risorse idriche (PAGIRE) approvato dal governo nel 2010, si è ancora in attesa del finanziamento per la sua attuazione, ma alcuni dei programmi in esso contenuti sono già iniziati.


Ad esempio il caso del programma di idrologia, finanziato dalla Spagna, in quattro siti pilota, in particolare nei bacini delle isole di Santiago, São Nicolau, Santo Antao e Maio, dove verranno installate stazioni per la misura delle piogge, e dove sono ci sono progetti per la costruzione di dighe prossimo.


Sempre secondo il Presidente di INGRH, c'è anche un altro progetto sui cambiamenti climatici che è in fase di attuazione, e per un periodo di tre anni sarà finanziato dal Programma delle nazioni Unite per lo Sviluppo e dal Fondo Globale per l'Ambiente per 3,2 milioni di euro, circa l'impatto sulle risorse idriche.


Oltre alla sua formazione, il progetto prevede due aree pilota a Santa Cruz e Santo Antao, dove si faranno opere infrastrutturali per la conservazione del suolo e di irrigazione goccia a goccia.

Fonte: Expresso das Ilhas

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