mercoledì 13 febbraio 2008

BOA VISTA: meraviglia di Cabo Verde, e il Friuli c'è!

Ecco un bel post del giornalista friulano Daniele Damele che parla anche di noi a Boavista:


"...La più bella isola di Capo Verde, attualmente, è l'isola di Boa Vista dove sono presenti parecchi italiani, tra i quali si fa certamente notare la comunità friulana. Nel centro di Sal Rei, capoluogo di Boa Vista, è immancabile, infatti, la visita alla trattoria "Blu Marlin" di Luca, originario di Verzegnis, che ha attivato anche un'attività di pescatore con la "Boapesca fishing club". Se lo vuoi trovare in trattoria devi andare solo dopo le 17.

Accanto a lui soci friulani, tra cui il simpatico Massimo, la moglie caboverdiana, e un figlioletto biondo che scorazza felice per l'isola. Immancabili i vini friulani: Jerman, Bortolussi, Kante, Masarotti e la grappa Tosolini.

A pochi passi dal Blu Marlin ha sede la "Olitour" di Marisa Tamussin che ha lasciato alcuni anni fa il Bar La Perla di via Cividale 168 alla sorella e la sua Forni Avoltri per sposarsi con un simpatico caboverdiano e divenire l'anima di un'agenzia turistica. Eh sì perché proprio le attività di quei turisti che non amano solo il surf, ma anche la scoperta di un'isola brulla e ancora poco contaminata, lontana dalle masse turistiche e dai francamente troppi senegalesi la cui insistenza nel venderti prodotti locali (?) è realmente eccessiva, sono le più redditizie a Boa Vista con il noleggio di quod e jeep per le escursioni guidate.

Splendide le spiagge, come quella di Santa Monica (chiamata così perché ricorderebbe quella californiana), ma anche e soprattutto di Coral Velho (Corallo Vecchio), i pochi piccoli paesi dove parlano creolo e, seppure con difficoltà, il portoghese, che è rimasta la lingua ufficiale nonostante dal 1975 Cabo Verde sia divenuto indipendente.

Il clima è secco e tropicale però da agosto a ottobre è più umido e qualche volta piove. La temperatura media è di 24 gradi. Il piatto tipico è la cachupa a base di fagioli bianchi, pesce, insalate e altri alimenti, molto gustosa.

...Negli occhi e nel cuore ti restano parecchie cose: le tartarughe "carretta carretta" che depongono le uova di notte e che, senza disturbarle, puoi notare lungo il bagnasciuga delle spiagge attraverso piccoli faretti, le onde atlantiche nelle quali tuffarsi, l'insediamento di studenti biologi che studiano queste tartarughe giganti in via d'estinzione, ma anche la semplicità della gente che non si reca al lavoro quando fa troppo caldo e che si ferma a dialogare senza alcun problema di tempo.

Attorno all'isola di Boa Vista vi sono anche alcuni relitti che la gente va a fotografare e attorno ai quali nascono le storie più fantastiche tra rhum ed errori di rotta mentre un'aquila di mare ha fatto il suo nido proprio sull'albero di una di queste navi e le guide locali, come Titino e Handerson, mettono in guardia nel non recarsi troppo al largo a nuoto o in surf in quanto sussiste anche il pericolo di squali.

Maggiori info sul sito http://www.boavista2000.com/."


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