lunedì 13 agosto 2007

Villaggio Ventaclub a Boavista rischia la chiusura

L' HOTEL VENTACLUB potrebbe chiudere le porte. A rischio 200 posti di lavoro.
Il Venta Club è in questo momento il maggiore hotel dell’isola di Boavista e forse chiuderà il 4 settembre 2007, a meno che il Governo non fissi una data per l’apertura del nuovo Aereoporto Internazionale di Boavista, AIB.

La decisione presa dal gruppo italiano del Ventaglio, è stata comunicata al ministro delle infrastrutture, trasporti e mare, Manuel Inocencio, in una lettera inviata al governante il 12 luglio dal presidente del grupppo viaggi del Ventaglio Bruno Colombo. Si rende chiara la decisione della chiusura dell’hotel sino a quando non verrà annunciata la data dell'apertura del AIB.
Nella dichirazione fatta alla stampa locale, il direttore dell’hotel Venta Club Boavista Alessandro Torelli conferma che con la chiusura dell’hotel verranno lasciati senza lavoro dal 31 di agosto, 222 lavoratori, per i quali gia’ sono pronte le lettere di dimissioni che verranno consegnate a giorni. Verra’ dato loro un indenizzo come da contratto di lavoro capoverdiano.

La struttura può ospitare 900 persone, ma attualmente ce ne sono solo 200; il direttore quindi, considera inconcepibile sfruttare una struttuta di queste dimensioni solo al 20 % delle sue capacita’. Torelli dichiara che le spese da sostenere per il funzionamento attivo dell’hotel sono troppo elevate; in un anno e mezzo il Ventaclub ha avuto perdite per piu’ di tre milioni di euro. Il ventaglio aveva gia’ programmato 4 voli charter a settimana a partire dal 5 di luglio, ma sono stati cancellati, di conseguenza i clienti che avevano gia’ prenotato sono stati inviati in altre destinazioni. Il programma era stato fatto in base ad una promessa dell'apertura dell'AIB già lo scorso giugno. Secondo il responsabile dell’hotel, non e’possibile fare dei voli charter per Sal, in quanto Capoverde Express e Tacv non hanno la capacita’ di trasportare tutti i clienti da Sal a Boavista in tempi rapidi. Torelli afferma che i turisti sono disincentivati dall'affrontare un viaggio simile e il gruppo in un anno ha pagato due milioni e mezzo di euro solo per transfert Sal-Boavista e viceversa.
Il direttore dell'hotel Venta Club Boavista lamenta anche la mancata risposta del Ministro delle Infrastrutture, Trasporto e Mare alla lettera inviata in luglio. Il16 luglio è stata inviata anche un'altra lettera al Presidente della Camera Municipale di Boavista, Jose’ Pinto Almeida, sollecitando un intervento insieme al Governo centrale con l’intenzione di un apertura nel piu’ breve tempo possibile.

D'altra parte, l’azienda dell’aereoporto e sicurezza aerea ASA, non ha ancora comunicato una data dell’apertura dell’aereoporto in quanto, come riferisce la stampa locale, sta cercando finamenziamenti per riuscire a completare le attrezzature per la torre di controllo.
La responsabilita’ del ritardo sarebbe dunque da attribuire sia al Governo, sia al gruppo Ventaglio, il quale non avrebbe mantenuto la promessa di partecipare al finanzimento per l’acquisto di apparecchiature e strumenti per la torre di controllo, come precendentemente concordato con ASA.

Fonte: asemana.cv

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Promesse mai mantenute da entrambe le parti, poca chiarezza, tempi morti e pochi soldi...ed ecco la notizia (che prima era una voce) diventa comunicato ufficiale. Vedremo come andrà a finire.
A me dispiace un pò ma la soluzione mi appare inevitabile.

Anonimo ha detto...

il problema, non dipende da boavista ma bensi da sal che non molla le concessioni per l apertura del boa airport purtroppo le concessioni(soldi) petrolifere degli scali internazionali (anche di passaggio a sal). l areroporto di boa è gia quasi pronto mancano le luci della pista
(UN AMICO DELLA NEOS) (GATTONE)
devo arrivare anch io a boavista a settembre in pianta stabile e cio mi preoccupa abbastanza av salut regaz

Anonimo ha detto...

speriamo che che la politica come al solito non rompa las pelotas, sarebbe un peccato...
gattone poverone

Unknown ha detto...

Forse la lezione è esagerata ma dovrebbe suggerire che a Boa ci si va per magia e pace. Basta speculazioni! E a dirlo è uno che, ogni volta che ci va, un pò patisce per le difficoltà dei trasporti, un pò soffre per i condomini assurdi ma alla fine gioisce per le poche cose che rimangono. Alla faccia dell'aeroporto e dei mega alberghi. Un saluto da Daniele

Anonimo ha detto...

L'unica cosa per la quale mi dispiace,sono i 222 lavoratori,che non meritano di ritrovarsi cosi' senza lavoro.
Ormai non si parla d'altro che di questo aereoporto,come se fosse l'ancora di salvezza di quest'isola....Conosco bene Boavista,ed ho seguito ogni suo cambiamento,sinceramente,mi godo gli ultimi mesi di pace,prima che inizino ad arrivare valanghe di gente.
Concordo con il pensiero di Daniele,una volta a Boavista ci si veniva per magia e pace,e adesso............
Un saluto